Di seguito un promemoria per le attività più prossime in cui saremo imepgnati.
1) Lotta contro la sanatoria truffa
La protesta della torre di via Imbonati ha lasciato come “eredità” l’embrione di un comitato che comprende antirazzisti e immigrati e che continuerà a riunirsi tutti i martedì sotto la Torre.
L’obiettivo è quello di dare continuità alla protesta della torre e, allo stesso tempo, di estendere il lavoro in altri quartieri abbracciando temnatiche che vanno aldilà della sanatoria truffa
Il prossimo appuntamento è per sabato 8 gennaio alle 18,30, presso la stamperia occupata per un’assemblea autorganizzata.
A seguire cena araba di autofinanziamento
2) Sfratti in via Cavezzali
E’ stata affissa l’ordinanza della Moratti che dichiara “socialmente pericoloso ” lo stabile e impone l’autocensimento degl abitanti (pena una multa di 450€)
Negli ultimi giorni si è deciso di organizzare un’assemblea per lunedì 10 alle ore 20 convocando tutti gli inquilini per affrontare adeguate iniziative di fronte all’ordinanza (prelude forse ad una chiusura di dello stabile di via Cavezzali 11?) e allo sfratto di H. previsto per il 17 gennaio a cui ci si opporrà con un presidio di autodifesa a partire dalle 8,30 di mattina
3) Cooperative
Dopo la riuscita dello sciopero alla Novaplanet di Liscate del 30 dicembre 2010 (presso i magazzini della Ortofin) si approssimano nuyove e più dure battaglie. La vertenza di Liscate (passaggi di livelli, salari arretrato e contro le discriminazioni) va cioé collocata in un ambito più ampio che vede almeno altre tre situazioni degne di considerazione e di mobilitazione:
a) La Billa-C.L.O. di Lacchiarella dove, in seguito ai picchetti di autunno è scatta una pesante controffensiva aziendale che ha portato a diversi tra licenziamenti e trasferimenti coi quali, per il momento, la cooperativa è riuscita ad arginare e reprimere la lotta interna. Prosegue invece la campagna di boicottaggio della Billla che necessità di nuovi e più estesi passaggi
b) La GLS-Papavero di Cerro al Lambro dove, in seguito alla netta vittoria della vertenza per la riassunzione dei dodici attivisti S.I.Cobas, licenziati in seguito agli scioperio di un anno fa, l’azienda si rifìiuta di reintegrarli sul posto di lavoro pur garantendo loro il salario
c) Una cooperativa a Varedo (forniremo al più presto informazioni più precise), dove i caporali, nelle scorse settimane, hanno sfondato i picchetti autorganizzati dagli operai a sostegno di una vertenza internae, successivamente, dopo aver smembrato il fronte sindacale rappresentato dal S.I. Cobas, sono riusciti a imporre accordi-capestro che nei fatti, annullano qualsiasi diritto sindacale e danno mano libera all’azienda. Nonostante la divisione creata dalla manovra padronale (un piccolo piano Marchionne, si potrebbe dire) oltre 20 operai sono pronti a resistere e rilanciare la battaglia
d) La Corena-Alfacoop di Nerviano occupata ad oltranza dagli operai dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento (trasferito a Corbetta) e il conseguente licenziamento di tutti i lavoratori.
Su queste tematiche viene quindi organizzata un’assemblea straordinaria per giovedì 6 gennaio alle 11 presso la sede S.I.Cobas in via Marco Aurelio 31
4) CIE
Cercando di mantenere e sviluppare la rete di relazioni (nonostante le difficoltà che si sono create a Corelli per via dell’oridnanza che vieta l’utilizzo dei cell, si sono stabiliti contatti con amici e parenti dei reclusi) cerchiamo di affrontare le conseguenze dei pronunciamenti che, a livello europeo, mettono in discussione l’impiantamento del paccehtto sicurezza che ha istituito il reato di clandestinità e ha prolungato indiscriminatamente la detenzione nei CIE fino a sei mesi
Solo dopo aver fatto il punto con gli avvocati che da anni seguono con noi le lotte dentro i CIE, sapremo valutare se le novità sono meritevoli di una scadenza pubblica e di un adeguato piano d’azione, anche se pare probabile che l’attuale governo non intenda in alcun modo attuare la direttiva europea sui rimpatri
Da subito, invece, si dà appuntamento per il 2 febbraio, data prefissata per l’udienza che vede Joey contrapposta a Vittorio Addesso (ex-resp. del CIE di via Corelli) accusato di violenze sessuali nei suoi confronti
5) Rom Triboniano
La vittoria in tribunale, che impone l’assegnazione dei 25 alloggi ALER alle famiglie rom di Triboniano potrebbe trasfrormarsi in boomerang e dare il via libera allo sgombero voluto da tante forze del centro-destra, lega in primis. Nei prossimi giorni sarà necessario organizzare riunioni e assemblee con le famiglie del campo
Comitato Antirazzista Milanese – 5 gennaio 2011