Giovedì 30 settembre, ore 8,30
Presidio anti-sfratto in via Cavezzali 11
Diamo continuità alla lotta contro gli sfratti in via Cavezzali (zona via padova) con questa iniziativa che fa seguito alle iniziative di luglio e di inizio settembre.
Nel caso in questione si tratta (nuovamente) di Hafida e della sua famiglia, con due figli che vanno al nido e alla materna di zona, di provenienza marocchina.
Il fatto che sia in cura e sottoposta ad accertamenti clinici-strumentali è “solamente” un qualcosa in più che però, legalmente, non avrebbe un gran peso se non ci fosse la volontà di fermare questo ennesimo sopruso effettuato in nome degli interessi dei palazzinari, in questo caso organizzati attraverso la Vanzoni e l’Ambrosiana Immobiliari.
Poco conta per la legge che i suddetti proprietari (rappresentati dal sig. Bortot) abbiano subito recenti condanne per truffa e che molti dei 176 appartamenti del palazzo siano stati pignorati dalle banche; poco conta che la grande maggioranza dei contratti siano in nero e ancor meno che una parte degli inquilini lavora, sempre in nero, per conto di aziende che fanno capo al Bortot di cui sopra; ugualmente non conta il fatto che molti di questi appartamenti siano stati posti sotto pignoramento per non aver versato i relativi mutui alle banche che li avevano concessi e che, esattamente 5 anni fa, le guardie private incaricate di riscuotere gli affitti avevano assassinato un ragazzo marocchino che si era opposto ad un simile pizzo preteso sempre dagli stessi proprietari di oggi.
Meno di niente, sempre dal punto di vista della legge conta il fatto che si sta parlando di 600€ mensili per 20 metri quadrati e cioè di una rapina legalizzata; lo spettacolo deve andare avanti, lo scempio dev’essre compiuto, il dio della proprietà deve divorare le sue vittime e i loro servi….non sono pagati per pensare, dall’ufficiale giudiziario al medico legale, dal dirigentre della questura al suo ignavo e codardo soldato
Quindi? Nulla da fare di fronte codesto schieramento e alla loro corazza politico-legale-militare?
No! Fortunatamente non è affatto detto che sia così e in parte (affatto secondaria) dipende da noi, dalla nostra volontà di mobilitazione, dalla nostra capacità di trasformare la dovuta solidarietà (che è una premessa imprescindibile) in azione politica che può favorire l’autorganizzazione degli abitanti del palazzo affinchè si mobilitino (oggi) con Hafida e domani (26 novembre) con Patricia.
Le discussioni e le disponibilità raccolte nel passaggio di oggi sono una premessa positiva a cui vogliasmo dare tutto il sostegno possibile
Non mancate giovedì mattina!!!
Comitato Antirazzista Milanese – 27 settembre 2010
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