2010
Dec 
4

4 dicembre: manifestazione in Imbonati

Filed under: General — Comitato Antirazzista Milanese @ 6:34 am  

La Torre di via Imbonati costretta alla resa
Ma il  presidio rilancia con una manifestazione per domani 4 dicembre

La vicenda della torre di via Imbonati si è chiusa con il solito colpo basso della questura. Con un comunicato degli immigrati era stata infatti annunciata la disponibilità a scendere in cambio di garanzie precise nei confronti di Abdel, ancora in attesa di sanatoria (già, quella truffa) e cioè: semplice identificazione e immediato rilascio, in attesa che il suo caso venisse esaminato insieme a tutti gli altri presentati proprio questa settimana dal Comitato Immigrati, all’interno della vertenza che, partita da Brescia, proseguita poi a Milano, si sta sviluppando da ormai un mese e mezzo.
Su queste basi si avvia così una trattativa (anch’essa truffa) che sulla carta prevedeva appunto un controllo ospedaliero (con eventuale ricovero se ritenuto necessario), l’identificazione e poi il medesimo trattamento riservato qualche giorno fa ad Amjad (l’immigrato egiziano sceso qualche giorno fa in seguito ad un forte malore) cui era stato consegnato un invito a presentarsi in questura per regolarizzare la sua posizione sul territorio italiano.
Invece le cose vanno diversamente. Abdel viene piantonato per tutto il tempo (poco, in verità) necessario a firmarne le dimissioni dall’ospedale e quindi portato direttamente nel CIE di via Corelli, passando per il frettoloso rigetto di quella domanda di sanatoria in cui aveva sperato, insieme agli altri del presidio, attraverso “la protesta della Torre”.
Questa mattina, in fretta e furia, è stato convalidato il suo trattenimento al CIE e, altrettanto immediatamente, trasferito al CIE di Modena, dove resta in isolamento, piantonato da 5 poliziotti
Evidentemente le pressioni di Maroni e De Corato avevano fatto pendere la bilancia verso un “pollice verso”, con una sanzione mirata necessaria a far capire agli immigrati (e non solo) che chi osa alzare la testa, anche solo per rivendicare il diritto ad un esistenza dignitosa e non di schiavitù, deve pagare un prezzo di persona.
Non vi è alcun dubbio che si tenterà l’impossibile per fermare la macchina delle deportazioni pur sapendo che il meccanismo, ormai ben oliato, è difficilmente scalfibile; tanto più in questo caso dove alla “normale” e mortifera macchina politica delle espulsioni si affianca l’esigenza di punire chi si è ribellato.
La cronaca potrebbe anche fermarsi qui. Fermarsi alla descrizione dell’ennesima vicenda che vede la vita schiacciata dal connubio delle esigenze di controllo dello stato e i voraci interessi del capitalismo; tanto più oggi che una crisi mondiale pressoché irreversibile, riporta i padroni alla loro esigenza primordiale: il controllo di una sterminata massa di proletari resi schiavi dal sistema della guerra permanente, sociale, politica, militare e soprattutto da condurre in maniera esclusivamente unilaterale.
Un sopruso che a nostro avviso rappresenta una sconfitta bella e buona (sia per la repressione contro Abdel, sia per le modalità con cui è caduto il simbolo di questa battaglia) tale da mettere in serio pericolo il futuro di questo embrionale movimento degli immigrati.
Ma se la sconfitta sarà definitiva o meno, crediamo che saranno gli avvenimenti a determinarlo e, ci si consenta un pizzico di volontarismo, la determinazione e la consapevolezza politica dei suoi protagonisti diventerà in qualche modo decisiva

Con questo intento e con l’obiettivo di sostenere Abdel contro la sua possibile imminente deportazione, supportati dalla volontà di continuare la lotta espressa dall’assemblea di stasera, aderiamo e rilanciamo la giornata di mobilitazione di domani sabato 4 dicembre 2010. L’appuntamento è fissato per le 14,30 al presidio di via Imbonati

Comitato Antirazzista Milanese – 3 dicembre 2010

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